Conferenza Siab on-line e in presenza, Roma, 20 marzo 2023

 

Nella prima parte dell’incontro la relatrice parte dalla spiegazione dell’etimo della parola “bioenergetica”, intesa come “energia vitale”. La bioenergetica è una corrente dell’area psico-corporea della psicoterapia e viene elaborato da Alexander Lowen   negli anni ’50 del secolo scorso. Lowen si fonda sul lavoro di Wilhelm Reich, che negli anni ’30 aveva sviluppato la psicoterapia corporea. Wilhelm Reich aveva fatto parte della scuola di psicoanalisi, ma conosceva anche personalmente il cosiddetto movimento di riscoperta del corpo, nato tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. In quel periodo l’attenzione al corpo si faceva sempre più importante, come conseguenza del processo industriale e dello sradicamento dalle radici contadine.

Nella concezione freudiana, l’inconscio è un complesso di processi, contenuti ed impulsi che difficilmente affiorano alla coscienza del soggetto e che pertanto non sono controllabili razionalmente. Oltre al rimosso, nell’inconscio sono presenti la sessualità, l’aggressività e le funzioni fisiologiche della persona.

Wilhelm Reich non accetta però l’idea di una distruttività congenita (l’istinto di morte) dell’essere umano come l’aveva concepito Sigmund Freud. Reich si orienta verso una visione ottimista, nonché orientata politicamente. Reich accusava infatti le istituzioni sociali e statali di voler reprimere gli impulsi per avere maggiore facilità di controllo sulle masse.

Un passaggio ulteriore nell’evoluzione della psicoterapia corporea viene compiuto  da Alexander Lowen negli anni ‘50. In quel periodo il contesto con cui si confrontava Lowen era caratterizzato dalla svolta neofreudiana. Come esempio la relatrice cita il lavoro di Erich Fromm, in cui all’Io viene riconosciuto un territorio libero e con proprie fonti energetiche all’interno della personalità, nonché la corrente della psicologia umanistica con a capo Abraham Maslow, a sua volta fortemente influenzato dal movimento fenomenologico.

Lowen continua e modifica significativamente il lavoro di Wilhelm Reich e, nutrito dagli impulsi del periodo storico, pone al centro dell’attenzione l’integrazione della personalità, il grounding. In Reich come poi in Lowen, è presente una concezione positiva dell’aggressività umana. Rispetto a Reich, Lowen introduce l’aspetto della tenerezza.

 

Nella seconda parte dell’incontro la relatrice, dopo una breve descrizione del contesto storico e culturale relativo all’evoluzione dei modelli psicoterapici, si concentra sull’argomento della serata: la regolazione delle spinte vitali e i due aspetti dell’energia vitale, aggressività e tenerezza.

L’aspetto aggressivo è più attivo e differenziante. Accanto a questo, c’è il principio tenero o di appartenenza che crea il “noi”. È importante sviluppare un’integrazione tra questi due aspetti dell’energia vitale che in inglese vengono definiti aggression (inteso da Lowen intende secondo l’etimologia latina che vuol dire “mi muovo verso”) e tenderness.

L’energia aggressiva (“rossa”) è estroversa ed ha un movimento che va all’esterno.  Percepiamo il vissuto aggressivo nell’apparato muscolo-scheletrico principalmente nella schiena. L’energia tenera (“blu”) è un’energia di introversione e si muove verso l’interno, accoglie, raccoglie, abbraccia gli altri e noi. Percepiamo il vissuto tenero nella parte anteriore del corpo. Questa energia viscerale ha una qualità liquida. L’energia blu è sognatrice, fantasiosa, si esprime nell’intimità (ad esempio a casa), quando ci sentiamo visti, connessi ecc… L’energia blu è flessibile, compassionevole, si adatta e ci permette di confrontarci senza costruire davanti a noi l’immagine del nemico.

La relatrice ricorda l’importanza dell’integrazione fra questi due aspetti. È interessante osservare come le viscere si trovino all’interno dell’apparato muscolo-scheletrico. Una delle funzioni più importanti dell’apparato muscolo-scheletrico è quella di far sentire la persona al sicuro, radicata e protetta. Nel grounding, attraverso la percezione di un appoggio sicuro, si sostiene e si rinforza questa funzione.

In conclusione possiamo vedere quanto sia importante che questi due aspetti, tenerezza ed aggressività, siano tra di loro o in armonia o almeno in una forma dialogante. Quando questo non avviene e ci sono delle polarizzazioni avremo, nel caso di eccesso di energia rossa, forme di maniacalità e nel caso di eccesso di energia blu, forme depressive.

 

La conferenza è stata molto interessante. Mi ha consentito di inquadrare l’analisi bioenergetica ed il lavoro psico-corporeo in un processo storico e sociale. Mi ha aiutato a mettere in relazione i due aspetti della spinta vitale in una modalità più complessa ed articolata. Tutto questo mi ha permesso di avere molteplici spunti di riflessione sul funzionamento e sull’interazione di questi due aspetti: tenerezza e aggressività.

Cristiano Francone, tirocinante Siab