Conferenza SIAB, Roma 4 Aprile 2022 – 19.30-20.45;
la conferenza si svolge in presenza e in diretta Facebook

Relatori:  Livia Geloso e Maria Laura Bongiovanni

 

L’incontro è aperto dalla dott.ssa Livia Geloso che introduce l’argomento con un veloce excursus storico in cui ripercorre le tappe evolutive che hanno portato ad una centralità della mente rispetto al corpo.

La relatrice sottolinea la naturale tendenza della società a riequilibrare situazioni di forte squilibrio, nel caso della prevalenza della mente sul corpo, infatti, ci ricorda come a cavallo tra gli anni ’30 e ’40 si siano affacciate sul panorama socio-culturale discipline artistiche con una forte componente corporea per arrivare allo sviluppo, in campo medico-scientifico, di pratiche corporee curative.

 

Successivamente viene introdotto l’argomento della serata: il pavimento pelvico e la dialettica che si instaura tra energia ed emozioni.

La salute e la funzionalità di questa zona viene spesso associata al livello di tonicità dei muscoli che la compongono, ma il focus da cui partire andrebbe invece spostato sullo sviluppo della capacità di trattenere e di rilisciare i muscoli del pavimento pelvico. Due possibilità che possono essere rilette dal punto di vista bioenergetico come una dialettica energetico-emozionale.

Viene utilizzato il termine “dialettica”, ripreso in primo luogo da A. Lowen, per identificare la capacità di far dialogare gli opposti, una dualità esperienziale in cui l’individuo può sentire di essere un corpo e dall’altro lato il vissuto di avere un corpo.

 

La bioenergetica ha come obiettivo quello di muoversi verso la riunificazione e il dialogo di due aspetti: quello aggressivo e quello della tenerezza. L’aspetto aggressivo è legato al sistema nervoso simpatico, percepito soprattutto nella parte posteriore del corpo costituito dai grandi muscoli motori dove agisce l’adrenalina. Forza che va verso l’esterno e permette il muoversi verso qualcosa di altro dal proprio corpo.

L’aspetto tenero invece è legato al sistema nervoso parasimpatico, legato alla visceralità, percepito nella parte frontale del corpo, ed è una energia rivolta verso il proprio mondo interiore.

Qui la Dott.ssa Geloso cita la Teoria Polivagale di S. Porges, facendo riferimento al concetto per cui nello sviluppo evolutivo del sistema nervoso si sarebbe sviluppata una terza branca (oltre a quelle sopracitate) ovvero il sistema parasimpatico ventro-vagale, in grado di attivare comportamenti di affiliazione e vicinanza, di collaborazione e aiuto reciproco. Quest’ultima branca è attiva solo in condizioni di sufficiente sicurezza ed è quella più legata ai comportamenti di attaccamento e di cooperazione tipici degli esseri umani.

 

Prende la parola la dott.ssa Bongiovanni, counselor e fisioterapista specializzata nel recupero e riabilitazione del pavimento pelvico. Facendo riferimento alla sua esperienza professionale, la relatrice espone come problematiche legate alla zona pelvica possano derivare non solo da interventi o incidenti ma anche da abitudini quotidiane che sempre di più ci allontano dalla percezione vissuta del proprio corpo.

Il lavoro sul corpo, infatti, viene approcciato in primo luogo per ristabilire una connessione con il proprio corpo e con il respiro. Attraverso il contatto dei piedi con il pavimento, ad esempio, è possibile fare esercizi di alternanza tra contrazione e rilascio dell’arco plantare, simulando il movimento del diaframma e facilitando il fluire dell’energia vitale.

 

Un’altra esperienza che nel percorso di riabilitazione viene spesso proposta, è quella legata alle vibrazioni corporeo-muscolari, trovando una posizione in cui il paziente raggiunga la vibrazione lasciando che il loro scorrere faccia percepire sensazioni positive. Attraverso queste pratiche i pazienti tornano in grado di risentirsi in controllo del proprio corpo, concedendosi la possibilità di esplorare nuovi modi di vivere situazioni come la sessualità e l’intimità che altrimenti sarebbero state fortemente penalizzate. Ecco che nuovamente le due anime che abbiamo citato prima, quella aggressiva e quella tenera, trovano il modo di interagire in un continuo dialogo che permette all’individuo di trovare un grounding interiore.

 

Terminata l’esposizione sono state raccolte le domande del pubblico. Una prima domanda si riferisce alle differenze energetiche e anatomiche a livello di pavimento pelvico tra uomo e donna. In questo campo, le maggiori differenze riguardano il livello muscolare; si trova una struttura muscolare più forte nell’uomo prevalentemente per l’anatomia dell’apparato genitale. Un altro aspetto riguarda le innervazioni differenti, più concentrate nell’uomo e più differenziate e diffuse nella donna.

Un secondo intervento chiedeva di mostrare alcuni esercizi di base per lavorare sul pavimento pelvico. La dott.ssa Bongiovanni ha proposto una breve serie di esercizi che prevedevano di partire dal contatto dei piedi con il pavimento, rimanendo in ascolto del proprio corpo e delle zone coinvolte nel contatto con la sedia sul quale il pubblico era seduto.

In ultima istanza è stato suggerito al pubblico un movimento circolare che facesse spostare il peso del corpo su tutti i punti di contatto che delimitano i confini del pavimento pelvico.

Pierpaolo Ariano, Psicologo, tirocinante SIAB