La scelta della scuola di specializzazione in psicoterapia

Al termine del corso di studi in medicina e in psicologia, i neolaureati si trovano di fronte a molteplici proposte formative. La scelta della scuola di specializzazione, e quindi del proprio futuro lavorativo,  apre diversi scenari, in quanto gli indirizzi proposti sono numerosi.

Cercando di aiutare i Psicologi e Medici a scegliere l’iter formativo più adatto alle loro propensioni, alla loro preparazione e alla voglia di approfondimento, dedichiamo un ciclo di articoli in cui i nostri specializzandi raccontano la propria esperienza e il perché si sono avvicinati alla scuola di psicoterapia in analisi bioenergetica, nello specifico le motivazioni che hanno spinto a scegliere la SIAB.

La S.IA.B. Società Italiana di Analisi Bioenergetica è dal 1978 la prima società fondata da Alexander Lowen, ad occuparsi di psicoterapia ad indirizzo bioenergetico. Dal 1998 la SIAB è riconosciuta come  “>Scuola di specializzazione post-laurea in psicoterapia dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 

La scuola di psicoterapia in analisi bioenergetica offre un percorso formativo di 4 anni, un programma di studi intenso che prevede oltre all’attività accademica anche un approfondimento pratico, attraverso il tirocinio, e di formazione personale attraverso la psicoterapia individuale. Al termine del percorso si ottiene la qualifica di Psicoterapeuta ad indirizzo Bioenergetico.

 

Qui di seguito la testimonianza dellla nostra allieva la dott.ssa Elisa Innocenti

1. Perché hai scelto la Siab?

Mi ricordo la fase successiva alla conclusione dell’esame di stato molto intensa e, a tratti, inquieta. Sentivo forte la domanda “che cosa farò da grande?” e anche le incertezze e le incognite del passaggio dal mondo dello studio a quello più adulto del lavoro. In quel periodo avevo cominciato una disciplina orientale che mi aveva molto avvicinato alla dimensione corporea che per me era sempre stata lontana, contemporaneamente avevo iniziato delle sedute di Rolfing e quando lavoravo con il corpo emergevano delle sensazioni e delle emozioni molto forti.

Così decisi di iniziare un percorso di psicoterapia ad orientamento junghiano. Dopo circa un anno decisi che volevo continuare la mia formazione professionale iscrivendomi ad una scuola di specializzazione in psicoterapia e volevo che la dimensione corporea fosse presente nel mio percorso. Questa all’inizio è stata più un’intuizione che una certezza, non avevo mai sentito parlare di Analisi Bioenergetica o della Siab e non avevo mai letto Lowen. A Firenze non c’erano scuole di Analisi Bioenergetica e quindi andai a Roma per i colloqui ed il secondo fu proprio con una docente e terapeuta della Siab.

Quando arrivai al colloquio per me fu una sorpresa, non c’erano scrivanie che proteggevano: io ero arrivata sicura che avrei giocato la mia immagine di studentessa lodevole, motivata ed intelligente ed invece, gradualmente nel corso dell’incontro, mi ritrovai a contatto con sensazioni ed emozioni molto diverse e più scomode. In quel momento, per questo, scelsi la Siab.

2. Quali sono state le tue prime impressioni?

La prima impressione rimane molto legata al ricordo di questo primo colloquio quindi la sorpresa ed il ritrovarmi da subito a contatto con dei vissuti forti e significativi che poi sarebbero diventati parte fondamentale del mio percorso. Mi ricordo l’intensità del primo incontro con il gruppo in Siab, quando ho visto gli altri che sarebbero diventati i miei compagni di viaggio. Mi ricordo che scattammo delle foto e con quella foto in mente è stato tanto emozionante vedere i passi che ognuno di noi ha fatto.

Mi ricordo anche la prima volta che sono entrata in studio dal mio terapeuta: il tappetino dove lasciare le scarpe, i materassi e le palline davanti alla poltrona per massaggiare i piedi. L’ultima prima impressione è legata sicuramente alla mia prima notte in Siab e all’atmosfera dei materassi a terra e del mio sacco a pelo sopra.

3. Com’ è stato il percorso?

Il percorso è stato di grande arricchimento personale, umano e professionale. Di grande crescita e di presa di responsabilità della mia vita adulta e del mio stare bene. Ci siamo confrontati e abbiamo imparato da grandi docenti del mondo bioenergetico e non solo. Nell’elaborazione di strumenti personali e professionali la parte più significativa, e quella che emotivamente ricordo più forte, è stata quella esperienziale che, credo, rappresenti un punto di forza della formazione in Siab.

È stato anche molto impegnativo. L’impegno è stato continuo e costante nello studio, nella terapia personale, nella pratica degli esercizi bioenergetici e nella presenza nel gruppo. Per più di cinque anni ho viaggiato con il treno da Firenze a Roma. La scuola ci ha sempre dato la possibilità di dormire in sede e questa è stata una grande opportunità. Qualche volta però, soprattutto durante gli intensivi di più giorni, tra i tanti momenti bellissimi condivisi con i miei compagni dentro e fuori la formazione, mi mancava la possibilità di avere degli spazi di maggiore intimità e di solitudine.

4. Cosa suggeriresti ad uno studente di psicologia?

Se l’obiettivo è dedicarsi alla libera professione e all’attività clinica sicuramente di continuare il percorso di formazione in una scuola di specializzazione in psicoterapia. In ogni caso suggerirei di cominciare un percorso di analisi personale.

5. Quali sono stati gli sviluppi della tua attività clinica?

Finita la formazione in Siab abbiamo fondato a Firenze un’associazione di promozione sociale con lo scopo di divulgare l’Analisi Bioenergetica. L’associazione ci ha aiutato, in un primo periodo, a mantenere e a fare gruppo con i terapeuti di Firenze, consolidando la nostra pratica, conoscenza e collaborazione. Attualmente lavoro come libera professionista come conduttrice di esercizi bioenergetici e terapeuta individuale e di gruppo. Dal secondo anno proponiamo a Firenze un percorso stabile e continuativo di psicoterapia di gruppo rivolto a adulti, co-condotto con un mio compagno di formazione e collega.

Lavoro a scuola come Tutor Aba (Analisi del Comportamento Applicata), con un’équipe di professionisti tra cui neuropsichiatra e analista del comportamento, in progetti riabilitativi rivolti a bambini, in particolare con sintomatologia riferita allo spettro autistico. In questo ambito sto lavorando ad un progetto di Analisi Bioenergetica e sostegno alla genitorialità.

 

Elisa Innocenti, vive e svolge la sua professione a Firenze.

Laureata in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi di Firenze e diplomata presso la Società Italiana di Analisi Bioenergetica (SIAB) di Roma.

Lavora come libera professionista con percorsi di psicoterapia individuale e di gruppo rivolti ad adulti, conduce classi di esercizi bioenergetici e si occupa di progetti riabilitativi a scuola come Tutor Aba (Analisi del Comportamento Applicata).

I miei contatti: cell 348/2533357 mail:elisainno@hotmail.com