Il congresso dell’International Institute for Bioenergetic Analysis (IIBA) è da anni un’importante occasione di incontro e di scambio per tutta la comunità bioenergetica.
Anche in questa edizione, la 25°, che si è tenuta nella suggestiva cornice di Torres Vedras in Portogallo, dal 22 al 26 maggio, si è respirata un’atmosfera particolare, stimolante – come sempre – e ricca di spunti interessanti. L’atmosfera che a mio avviso si respira in tutti gli incontri che riguardano l’“analisi bioenergetica”.
E’ stato bello realizzare quanti passi in avanti sono stati fatti negli anni, guardare all’evoluzione teorica dell’approccio pur partendo e rimanendo su solide basi.
Il convegno, sul tema “A bioenergetic view of love, healing,connection and authenticity”, si è aperto con i saluti di benvenuto di Diana Guest, Presidente IIBA, e quindi con un’introduzione di Olaf Trapp, Presidente dell’European Federation for Bioenergetic Analysis-Psychotherapy (EFBA-P), che con il suo stile personale e diretto ha dato il via ai lavori congressuali.
A seguire, il Prof. José de Abreu Afonso, analista portoghese, ha portato la sua originale visione trattando il significato del corpo nella psicoanalisi.
Annovero tra gli altri contributi, altrettanto interessanti, quello del Prof. Luigi Zoja (vedi la bella recensione fatta da Christoph Helpherich nel suo post sul congresso), di Garry Cockburn (Past Presdent dell’IIBA), della Prof.ssa Darcia Narvaez, di Vita Heinrich Clauer (Faculty IIBA).
Ho partecipato al panel che ha visto come chair Guy Tonella. Credo che le parole di Christoph ben abbiamo descritto il contributo di Guy, mentre io ho voluto esplorare, riprendendo il tema del congresso, il campo della “complessità” citando Edgar Morin. Noi terapeuti bioenergetici dobbiamo essere pronti ad affrontare le sfide della complessità nella società moderna, contribuendo a quello che Morin ha definito “umanesimo planetario”. Segnalo, tra l’altro, che il filosofo e sociologo francese sarà ospite del prossimo congresso della Società Italiana di Psicoterapia (SIPSIC) a Bologna il prossimo ottobre.
Ciò che mi preme, in ultimo, sottolineare è la forte partecipazione degli europei, che denota una grande vitalità dell’analisi bioenergetica in Europa.
In particolare vorrei menzionare qui – e non solo perché “gioco in casa” – la notevole e importante partecipazione dei Soci Siab all’evento. In primis credo che l’ottimo lavoro di Rosaria Filoni, coordinatrice del comitato scientifico, abbia contribuito ad apportare un differente respiro di notevole rigore scientifico. Il mio ringraziamento va anche a coloro che hanno presentato un workshop, che hanno fatto sentire forte e chiara la voce Siab, dimostrando capacità nel coniugare tradizione ed innovazione. Mi riferisco a Paola Bacigalupo, Massimo Borgioni, Alessandro Cataldi, Christoph Helferich, Ada Lentini, Marisa Orsini, Piero Rolando, Piera Sacchi.
Inoltre, Livia Savarese e Silvia Pasqualini hanno ricevuto il premio IIBA per la Ricerca, distinguendosi per un interessante progetto di ricerca che verrà sicuramente portato avanti. Un significativo riconoscimento per loro e per tutti noi.
Il mio augurio è che la Siab continui sempre, attraverso l’impegno dei suoi Soci, a portare avanti l’analisi bioenergetica, in Italia e nel mondo!