Lo scorso 27 giugno la Commissione Didattica della Siab si è riunita online per discutere e approfondire il tema della clinica psicoterapeutica ai tempi del Coronavirus.

La Presidente della Siab, Patrizia Moselli, ha aperto i lavori sottolineando gli aspetti di vitalità ed emozione che l’apprendimento delle nuove modalità di fare terapia online ha generato all’interno della nostra Società.

Superando alcuni pregiudizi sulla difficoltà di una terapia psicocorporea da erogare via skype, infatti, moltissimi soci della Siab hanno prestato la propria professionalità gratuitamente in diverse iniziative (il servizio di consulenza #NoiCiSiamo attivato durante il lockdown, il servizio di ascolto del Ministero della Salute, il servizio di supporto psicologico con la TIM), mettendosi in gioco con generosità e curiosità.

L’intervento di Patrizia Moselli si intitolava “Le sedute via skype: l’innovazione che riporta all’antico”, ed è proprio su questo punto che si è aperta la riflessione comune. L’esperienza di questi mesi ha dimostrato, e continua a dimostrare, che affrontare il nuovo con la solidità dei fondamenti tradizionali dell’Analisi Bioenergetica non solo è possibile ma può diventare un altro modo di apprendere e una buona bussola per navigare verso le novità.

La terapia può funzionare, ha affermato Moselli, laddove esista condivisione di intenti e intenzionalità condivisa tra terapeuta e paziente. L’intervento sul corpo è possibile (e auspicabile) nelle terapie online quando diventa rigenerante e autoregolante ed ogni volta che esiste relazione tra paziente e terapeuta: il paziente reagisce sia alla fiducia che il terapeuta ha nell’intervento corporeo, sia alla funzione autoregolante del corpo.

Alcuni interessanti aspetti da indagare inoltre sembrano essere la modalità terapeutica che dovrebbe bilanciarsi tra un intervento solo cognitivo e un intervento esclusivamente corporeo e l’attenzione alle proposte di lavori corporei regressivi che non sono indicati se si lavora a distanza.

Anche Piero Rolando (Direttore didattico Siab) nel suo intervento “Online è meglio che niente” si è soffermato sugli aspetti di novità di questo momento storico, come la didattica online, che ha visto insegnanti, allievi e tutor sperimentarsi in un campo che era tutto da costruire, le classi di esercizi online, che tanti soci hanno generosamente proposto durante il lockdown, le ricerche sui temi emergenti che stanno aumentando.

Diversi gli stimoli riflessivi incoraggiati da Rolando, ad esempio sui significati evocati dal virus e sulle due prevalenti difese che sembrano essere state messe in campo: quella paranoidea e quella depressiva.

Durante il suo contributo “Riflessioni su colloquio psicologico da remoto”, anche Freddy Torta (Analista Bioenergetico e docente Siab) ha evidenziato come questo sia il momento per noi terapeuti di raccogliere informazioni, suggestioni, dati e stimoli per approfondire ed affinare lo strumento della clinica a distanza.

Davanti a uno schermo fondamentale diventa la proposta di lavori che coinvolgano gli occhi, che in analisi bioenergetica sono molto utilizzati, e quella di raccogliere piccoli gesti e movimenti del paziente per renderli consapevoli e terapeutici.

Nel suo lavoro “La forza vitale e l’energia vitale in noi presenti: come interagiscono nella nostra comunicazione in presenza dell’altro” Margherita Giustiniani (Senior trainer Siab) si è interrogata sugli aspetti energetici in gioco nella terapia online e in quella in presenza. Poter tornare a lavorare in studio ha rappresentato un’esperienza che Giustiniani equipara ad una rinascita se paragonata ad alcuni limiti (tra cui quello della difficoltà di avere una privacy per paziente e terapeuta) della terapia online.

L’intervento di Maria Luisa Manca (Direttore didattico Siab e Consigliere dell’Ordine degli Psicologi del Lazio), intitolato “Luoghi, tempi e scenari della psicoterapia al tempo del Coronavirus”, è stato centrato sull’importanza di non giungere a conclusioni definitive e a posizioni rigidamente orientate sull’una o l’altra modalità terapeutica come scelta elettiva.

Come ha sottolineato Maria Luisa Manca, siamo davanti a nuovi significati personali e clinici, e la ricerca sui nuovi aspetti e sulla trasformazione della clinica è in pieno fermento e deve essere incoraggiata da tutti noi. Centrale è il bisogno in questo momento di fare una riflessione su tutta la trasformazione in atto, non solo quella metodologica ma anche quella squisitamente psicologica sui nuovi temi che l’impatto del virus sta facendo emergere.

C’è oggi un grande bisogno di regole nuove, di capacità di reinventare soluzioni e strade e di regolazione emotiva e di distanza/vicinanza, ha affermato Manca. In questo momento il mondo della Psicoterapia vuole dire la sua con urgenza, ed è per questo che la FIAP (Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia), la SIPSIC (Società Italiana di Psicoterapia) e il CNSP (Coordinamento Nazionale Scuole di Psicoterapia) stanno organizzando una Conference ibrida – in parte online e in parte dal vivo- dal titolo La psicoterapia al tempo della pandemia.

Rosaria Filoni (Analista bioenergetica e Direttore di training Siab) è intervenuta infine con una riflessione di ampio respiro su aspetti del sociale e della salute: “A confronto con la distopia”. E’ il tempo di trasformare il concetto di salute, ha affermato Filoni, che non può più coincidere solo con gli elementi medici ed è necessaria oggi più che mai una cooperazione tra pubblico e privato.

Siamo davanti ad una vera e propria dematerializzazione dell’esperienza concreta del fare, del vivere, dell’incontrarsi. Diventa dunque molto difficile il moto dell’andare verso, immersi come siamo in una sorta di movimento di “stop and go” che dobbiamo guardare e considerare negli effetti sulla salute.

Il dibattito che si è aperto tra tutti i partecipanti è stato estremamente vivo e vibrante, per citare una terminologia a noi molto cara. Moltissimi gli interventi e gli spunti di riflessione, grande la volontà di condividere la propria esperienza con i colleghi in un clima effervescente di ascolto e interesse.

Impossibile sarebbe qui riassumere gli innumerevoli argomenti emersi, ma mi piace sottolineare ancora quanta energia era presente, quanta voglia di fare e pensare, quanta vitalità in una Società che ancora una volta si è dimostrata all’altezza delle nuove sfide e dei nuovi compiti.

Termino citando Piero Rolando e Maria Luisa Manca, che hanno avuto il compito di concludere i lavori. Rolando ha paragonato tutti i presenti a tante stelle luminose caratterizzate da una grande disponibilità e tanto cuore, mentre Manca ha espresso un grande piacere nell’aver potuto ascoltare i contributi di tanti giovani terapeuti, a dimostrazione che la Siab è una Società che sa e può rinnovarsi ed è capace di dar voce al nuovo.

Per approfondire i numerosi interventi che i Soci hanno condiviso sul tema della clinica ai tempi del Coronavirus, ricordo che l’Assemblea Siab ha espresso voto favorevole per la realizzazione di un e-book che raccoglierà tutte le riflessioni dei Soci sulle sedute da remoto.

Chi è interessato a partecipare attivamente a questa iniziativa con un proprio contributo può rivolgersi entro il 13 luglio 2020 alla segreteria per tutte le informazioni.