Con la delibera del 10 giugno 2020, la Commissione Nazionale per la Formazione Continua, ha stabilito che a decorrere dal triennio 2020-2022 tutti gli psicologi sono soggetti all’obbligo formativo ECM secondo la normativa vigente.

Nella delibera si legge che “il professionista sanitario ha l’obbligo di curare la propria formazione e competenza professionale nell’interesse della salute individuale e collettiva”.

E’ notizia recente che il CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) ha portato avanti presso la Commissione Nazionale per la Formazione Continua (CNFC) la richiesta di riconoscimento di altre tipologie di autoformazione, oltre a quelle già previste dal Manuale del Professionista Sanitario. Lo scorso 24 marzo la CFNC ha preso atto delle richieste avanzate dal CNOP e adesso non ci resta che attendere che il Co.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie) attivi le procedure sul portale per l’inserimento delle nuove categorie di formazione individuale.

 

L’importante novità che ci riguarda è che tra le tecniche validate di tipologie specifiche della professione psicologica che, come si legge sul sito del CNOP, hanno l’obiettivo di rendere la formazione oltre che un obbligo, un’opportunità, rientrano a pieno titolo gli esercizi di bioenergetica.

Per la pratica di classi di esercizi di bioenergetica verrà riconosciuto un credito per ogni ora di impegno dichiarato dal professionista, con arrotondamento alla mezz’ora, ricordando però che per il triennio 2020-2022 il numero complessivo di crediti riconosciuti per attività di autoformazione non può superare il 20% dell’obbligo formativo triennale.

Si tratta di un riconoscimento importante e necessario che sottolinea ancora di più come le classi di bioenergetica siano un metodo di ricerca e potenziamento del benessere psicofisico e uno strumento efficace per combattere lo stress e potenziare la resilienza.

 

Come professionisti della salute di corpo e mente sappiamo bene che, come afferma Lowen, la quantità di energia di cui si dispone e l’uso che se ne fa determinano il modo in cui rispondiamo alla vita: viviamo in modo più libero ed efficace se disponiamo di più energia da tradurre liberamente nel movimento e nell’espressione.
I processi energetici sono in relazione con lo stato di vitalità del corpo. Le rigidità e le tensioni diminuiscono la vitalità, abbassano il livello energetico, limitano la motilità e il movimento spontaneo. Diventa dunque necessario alleggerire le tensioni per riacquistare vitalità e benessere emotivo.

Il corpo, la mente e i processi energetici sono in costante relazione e la classe di bioenergetica è uno strumento efficace per favorire l’ancoraggio e il radicamento nel corpo e nella psiche.

Una classe di bioenergetica ci ancora nel corpo perché stimola lo stato di vibrazione e la graduale crescita di eccitazione energetica, aumenta di conseguenza la nostra capacità di tollerare piacere e eccitazione e favorisce la grazia, la spontaneità, il coordinamento dei movimenti corporei e le sensazioni di unità e integrazione.

Inoltre, ci ancora nella psiche, accompagnandoci verso quella che Lowen definisce la padronanza di sé, con l’accresciuta autoconsapevolezza dei modi e dei tempi con cui ciascuno limita respirazione, movimenti spontanei e il libero fluire della carica energetica. Essere in contatto significa infatti essere consapevoli di ciò che accade dentro di noi e intorno a noi.

 

Siamo dunque molto felici di questo rilevante risultato che ci giunge dall’Ordine Nazionale e siamo certi che contribuirà ad un’ulteriore diffusione e conoscenza della nostra pratica e delle nostre competenze.