La Siab, affiliata all’International Institute for Bioenergetic Analysis (I.I.B.A.), ne segue da sempre gli standard formativi, ampliandoli anche in considerazione e nel rispetto della normativa italiana.
Esistono tanti corsi in analisi bioenergetica che si offrono di utilizzare il corpo e la bioenergetica nell’insegnamento. A tal proposito vorrei chiarire che insegnare analisi bioenergetica non è così semplice. Come ha ben sottolineato George Downing (Memorial di Lowen, NY 2009) esiste un’analisi bioenergetica divulgativa e a volte un po’ banale ed una profonda, che ha delle solidi radici nella visione psicodinamica della personalità.
Le parole di Downing richiamano il pensiero dello stesso fondatore dell’analisi bioenergetica, Alexander Lowen, pensiero che si evince già dal titolo del suo primo libro, pubblicato nel 1958, The Physical Dynamics of Character Structure – Bodily Form and Movement in Analytic Therapy (trad. it. Il Linguaggio del Corpo).
E’ proprio su queste basi che noi crediamo, come l’IIBA, nell’importanza di seguire gli standard che lo stesso Lowen aveva creato per i propri training di formazione.
Lo sviluppo del carattere deve essere insegnato da un Local Trainer in analisi bioenergetica. Per accedere a questa carica occorre già essere in possesso del titolo di CBT (analista bioenergetico certificato) e di Supervisore. Gli stessi Local sono coordinati da un membro della Faculty che rappresenta il livello più alto di didattica riconosciuto dall’IIBA.
Mi meraviglia quindi, navigando sulla rete, apprendere che in corsi formativi in analisi bioenergetica rivolti a terapeuti di altro approccio (quindi parliamo di corsi con livello di complessità molto alto), siano previsti docenti privi del titolo di Local Trainer, se non addirittura di quello di CBT!
Questo mi preoccupa perché abbassare gli standard della formazione non contribuisce, a mio avviso, alla diffusione dell’analisi bioenergetica in modo serio ma anzi ne deprime la qualità.
Scrivete e fateci sapere cosa ne pensate.
Un caro saluto,
Patrizia Moselli
International Trainer e IIBA Faculty
Insegnare la bioenergetica o fare psicoterapia agli allievi in formazione bioenergetica, senza aver raggiunto la qualifica di psicoterapeuta, supervisore e lokal trainer, si svaluta il valore profondo che ha la bioenergetica nella salute psicofisica.
Sono assolutamente d’accordo. Ho seguito il training quadriennale in analisi bioenergetica per due volte. La prima di formazione e la seconda come tutor, credo che la conduzione di intensivi e di lezioni teoriche ed esperienziali in analisi bioenergetica richieda preparazione, passione ed esperienza. Ho avuto la fortuna di incontrare docenti locali trainer davvero generosi, il mio stile come analista bioenergetico si è sviluppato soprattutto per l’atmosfera di amore e competenza che ho incontrato
Il quesito di chi sia abilitato a trasmettere una teoria di un autore storico, non più in vita, è una problematica che nei tempi moderni diventa sempre più di attualità.Argomento partendo da due considerazioni:
1.Una più ampia citazione di George Downing e la scritta di Wikipedia sulla non “scientificità” dell’analisi bioenergetica
2.Il ruolo svolto dalle istituzioni analitiche fra cui la SIAB
1.G.Downing nel suo testo” Il corpo e la parola” dedica un capitolo alla teoria energetica ed un paragrafo alla bioenergetica di Lowen. In queste pagine espone dettagliatamente una critica epistemologica, peraltro sempre ignorata dal mondo Siab, circa l’uso pervasivo del concetto dell’ energia diffusa nel corpo come una specie di elettricità che circola nel corpo e che i blocchi di questa siano la causa di malattia mentale. Mai indagini scientifiche, neuroscientifiche o altro, hanno convalidato tale ipotesi. Inoltre Downing contesta il fatto che il flusso energetico sia correlato con la salute mentale né che esista alcuna minima prova scientifica che la circolazione dell’energia sia correlata alla salute dell’unità corpo-mente.
Non potendo pertanto invocare una spiegazione scientifica è necessario invocare una chiave filosofica, elevando il concetto di energia ad un livello ontologico che sottende sia al corporeo che al mentale. Il nesso mente corpo è così risolto filosoficamente, potendo parlare di identità mente-corpo.
E’ noto che la teoria della relatività identifica la sostanza della materia come energia, e sostiene infatti l’identità energia-materia, come un’ identità espressa da equazioni matematiche. Ma qui stiamo parlando di un livello subatomico.E a pagina 351:Downing dice: “sembra vi sia una chiara confusione di livelli di discorso”.
Partendo da concetti funzionali ad un mondo subatomico si passa ad un livello macroscopico del corpo umano, poi si correlano questi concetti con la patologia psichiatrica, e si utilizzano per una prassi terapeutica energetica dei problemi mentali.
Tutto questo tende a restringere anziché ampliare la descrizione dell’esperienza corporea, tutta focalizzata sul sentire energia, scorrere dell’ energia ecc, che se ci pensiamo non significa un gran chè. L’esperienza corporea va molto più in là come ricchezza di significati dell’ambito energetico: la relazione psico-corporea e l’utilizzo del corpo vivo come fondamento della terapia psicologica esige un’elaborazione molto più articolata che vada oltre il ristretto modello energetico. Da tutto questo, G.Downing ne deduce che la bioenergetica insegnata e tramandata, in modo passivo, vale a dire senza alcuna riflessione epistemologica, è antiscientifica.
2.Il ruolo dell’Istituzione analitica fra cui la SIAB.
Le società analitiche sorgono come organizzazioni burocratiche necessarie ma poi diventano quasi sempre dei santuari, o come è stato detto delle cittadelle con alte mura di difesa.
L’istituzione rifiuta qualsiasi voce dissonante sulla sacralità della teoria, sul maestro e sul suo credo.(posizione antiscientifica).La scienza non sposa una teoria per sempre ma la critica e la adegua al divenire del mondo. L’istituzione è in genere conservatrice e considera la teoria come un pensiero definitivo, chiuso, completo : quello che cambia è la società(la famiglia,ecc) e al nuovo si applica sempre la stessa teoria.
L’istituzione ha i “maestri”, quelli che hanno accumulato molto sapere oppure accumulato molta esperienza(sul rapporto fra l’accumulo di esperienza e lo sviluppo teorico in psicoterapia si dovrebbe aprire una qualche riflessione) . Nella scienza non vi sono maestri ma premi Nobel, la critica argomentativa è il metodo fondamentale della scienza su cui si basa il progresso della stessa. Il metodo scientifico è sempre pubblico e la comunità tutta partecipa all’elaborazione della teoria. Interrogarsi su come si trasmette una disciplina alle generazioni successive, peraltro molto cambiate nel frattempo, sarebbe l’occasione per interrogarsi anche, se la bioenergetica attuale è in grado di sviluppare un aggiornato apparato teorico idoneo ad affrontare sia i disagi psicologici della modernità sia di partecipare al dibattito culturale moderno a pieno titolo.