28/10/2018 | Livia Geloso

Commemorazione nazionale del decennale dalla scomparsa di Alexander Lowen, Napoli, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, mercoledì 3 Ottobre 2018

Livia Geloso

La commemorazione nazionale del decennale della scomparsa di Alexander Lowen (1910-2008) si è svolta a Napoli, mercoledì 3 ottobre, nella prestigiosa sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, nel bellissimo palazzo Serra di Cassano. La Siab ha voluto ricordare il fondatore dell’analisi bioenergetica dando vita a un’occasione di scambio e di dialogo che ha riscosso un notevole interesse da parte di un pubblico numeroso. Alla tavola rotonda hanno preso parte la presidente della Siab Patrizia Moselli, il direttore didattico della Siab Piero Rolando, i didatti della Siab Maria Luisa Manca, Aristide Iniotakis e Livia Geloso, il presidente della Fiap Giuseppe Ruggiero e il professore Salvatore Giammusso dell’Università ‘Federico II’ di Napoli.

La presidente Moselli ha introdotto i lavori ricordando che la precedente celebrazione, a un anno dalla scomparsa di Lowen si era svolta a Roma, in Campidoglio, e che, quindi, si continuava una tradizione di sedi prestigiose. Il suo intervento ha avuto come focus l’aspetto sociopsicologico dell’approccio loweniano, di cui ha riportato un brano particolarmente significativo tratto da ‘Il Piacere’, in cui viene trattato il tema dell’accoglienza dello straniero, sottolineandone la scottante attualità.

Piero Rolando ha portato l’attenzione su alcuni punti cruciali per la formazione relativamente all’attualità del pensiero di Lowen tra i quali: l’individuazione e il trattamento della contrattura cronica sottoccipitale in rapporto agli studi attuali sulla dissociazione: la critica loweniana del concetto di ‘narcisismo primario’ confermata dagli studi dell’infant research; il grounding come esperienza interiore di pienezza della presenza anche mentale; l’identità funzionale di corpo e mente supportata da importanti ricerche neuroscientifiche.

Maria Luisa Manca ha affrontato il tema dell’attualità e vitalità dell’analisi bioenergetica collegando, in particolare, la celebrazione attuale con il precedente Congresso della Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia (Fiap), tenutosi a Ischia nel 2016 e da lei presieduto, dedicato alla dimensione corporea in psicoterapia. Dopo aver fatto riferimento a numerosi argomenti attinenti al tema della celebrazione, emersi in quella sede, ha concluso annunciando che la ricca produzione di materiale, da lei raccolta, è stata recentemente pubblicata.

Giuseppe Ruggiero, attuale presidente della Fiap, ha ringraziato per l’invito che gli è giunto particolarmente gradito sia per la scelta della sua città natale per la celebrazione, sia per il fatto che la celebrazione stessa si svolgeva in concomitanza con l’VIII Congresso della Fiap (4-7/10/18) con sede sempre a Napoli e dedicato al cambiamento in psicoterapia a partire dalla suggestione del ‘canto di Partenope’. Il suo ricordo di Lowen si è incentrato, infatti, sulla dimensione estetica dell’approccio loweniano.

Livia Geloso ha sottolineato la pregnanza di svolgere questa commemorazione in un tempio della cultura filosofica sulla base dei propri studi dedicati all’identità culturale dell’analisi bioenergetica, attraverso i quali sta cercando di portare più in luce le radici filosofiche e di rendere maggiormente espliciti gli aspetti epistemologici riguardanti sia il pensiero loweniano che la pratica bioenergetica. Rispetto a ciò ha ricordato, in particolare, l’appartenenza dell’analisi bioenergetica al vasto movimento di riscoperta del corpo iniziato tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

Aristide Iniotakis ha colto il tema dell’aspetto storico-sociale dell’analisi bioenergetica sottolineando la dimensione di critica politica, in senso ampio, che Lowen ha coltivato, a cui, a suo parere, è importante riferirsi in questa fase attuale in cui vengono attaccate le coordinate stesse della vita comunitaria. Si tratta, a suo avviso, di coltivare un grounding socio-politico in cui incanalare tutta la forza dell’integrazione della personalità che l’analisi bioenergetica può favorire.

Salvatore Giammusso, docente universitario di storia della filosofia e counsellor Siab, ha condiviso alcune sue riflessioni sul tema del rapporto tra analisi bioenergetica e filosofia suggerendo come possa venir sviluppato un interessante e fertile scambio tra i due campi. Questo scambio va, a suo avviso, ben oltre l’arricchimento della filosofia della corporeità per aprirsi a una vera e propria riscoperta della vitalità anche in senso etico e pedagogico. Giammusso ha, inoltre, condiviso il suo piacere di aver potuto fare da tramite tra l’Istituto ospitante e la Siab.